La nota musicale e la sua durata: valori delle note

In questo articolo ti ho spiegato com'é costruito il pentagramma, il rigo dove si scrive ogni nota musicale. Sul rigo o riga musicale troverai simboli che rappresentano i valori delle note, ognuno con la sua durata. Per segnare la durata, o valori musicali delle note musicali su pentagramma, si usa un sistema semplice e molto logico, attraverso il quale, e lo voglio chiarire subito, non si riportano con segni musicali le durate delle note in secondi o in qualunque altra unità di misura del tempo. Un quarto o semiminima - due nomi che identificano la stessa durata - non indica una durata precisa di "x" secondi, ma semplicemente una quantità di tempo che dipende dalla velocità generale del brano musicale.

La spiegazione é più complicata della realtà. Ma leggere le note musicali sul pentagramma é molto più semplice. Ti propongo di pensare alla classica torta rotonda, al cioccolato o alle fragole o come ti piace, basta che sia rotonda. L'intera torta può essere grande o piccola ma rimane sempre una torta "intera". Ci sono torte che pesano 200 grammi e torte da matrimonio che pensano 5 chili. Ma una torta intera per noi é sempre una torta intera.

La grammatica della musica

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Se dividi la torta a metà ogni metà sarà mezza torta. Il peso di ogni metà dipende da quanto pesa la torta intera. Se pesa 200 grammi metà torta pesa 100 grammi; se intera pesa 5 chili metà torta pesa 2 chili e mezzo. Se ti dico che il termine "intero" corrisponde alla torta intera, e che il termine "metà" corrisponde a mezza torta il passaggio dalla torta alle immagini di note musicali diventa semplice.

A questo punto tu mi chiedi: ma quanto dura l’intero? Domanda giusta. La risposta sta tutta nella straordinaria possibilità offerta dalla musica e dal suo sistema di notazione musicale: tu stesso puoi decidere quanto duri un intero, e di conseguenza la metà, e di conseguenza tutte le note dello spartito musicale. Il compositore può darti qualche suggerimento scrivendo all’inizio del brano un’indicazione del tipo “Adagio” o “Allegro”, oppure può indicare una particolare unità di misura di cui ti racconterò in questo articolo. 

Nell’esempio il compositore ha scritto Allegro e tu hai la possibilità di interpretare il termine Allegro come preferisci. Per questo in musica si parla di interpretazione.

Le altre durate delle note basilari seguono lo stesso principio: la più piccola è sempre la metà di quella appena più grande.  

Come vedi alla metà segue il quarto, poi l’ottavo, il sedicesimo e poi, anche se non li ho riportati nell’esempio, ci sono i trentaduesimi, i sessantaquattresimi e potresti incontrare persino i centoventottesimi. 

Voglio farti notare una particolarità di cui poi ti spiegherò meglio in questo articolo a proposito delle "battute". Avrai notato che il pentagramma e diviso in parti attraverso delle lineette verticali.  

Le lineette separano le battute, ovvero, dividono il pentagramma in battute che devono contenere sempre una quantità di note che sommate rappresentano sempre la stessa durata. Tornando alla torta, se in una battuta ci sta giusta una torta, in un’altra nello stesso pentagramma musicale possono starci 2 mezze torte, oppure una mezza torta e 2 quarti di torta, oppure 4 quarti (4/4) di torta. Ops! Dove abbiamo già visto la frazione 4/4? All’inizio di tutti gli esempi musicali che ho messo sopra. Però di questo argomento ne parlo meglio in questo articolo come anche della chiave musicale.

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Rimane una cosa importante da dire. Fino ad ora io mi sono riferito alle durate delle note sempre con i valori “intero”, “metà”, “quarto” ecc. Ma andando avanti troverai delle definizioni di durata delle note diversa. Sono i nomi di durata delle note più antichi e tutt’ora in uso. Non ti preoccupare, non devi imparare questi nomi a memoria. Come succede con la musica tante cose le memorizzerai mentre le usi. Già dal prossimo articolo imparerai ad usare la semiminima