Ottavo o croma
Da oggi la musica si fa più varia. Mi riferisco a tutti i nuovi brani che potremo leggere dopo aver introdotto una nuova figura musicale e la relativa pausa.
Aggiungeremo alle figure di "quarto", di "metà" e di "intero", la figura di "ottavo".
L'ottavo è una frazione di quarto, più precisamente, l'esatta metà. Due ottavi formano un quarto; quattro ottavi una metà e otto ottavi un intero.
Se si andasse a spulciare qualche vecchio manuale di teoria e solfeggio, vi si troverebbero senz'altro alcune denominazioni alternative per tutte queste figure. L'intero sarebbe denominato semibreve , la metà minima, il quarto semiminima, l'ottavo croma. Benché queste denominazioni siano antiche, sono tuttora in uso nella pratica musicale. Tuttavia in questo corso preferisco continuare a fare riferimento alla denominazione frazionaria: intero, metà, quarto, ottavo , ecc.
L'ottavo, dunque, vale metà quarto. Ci sono due modi per segnare sul pentagramma un ottavo, assolutamente equivalenti. La scelta dell'uno o dell'altro è guidata solo da un criterio di comodità di lettura.
Normalmente si segna l'ottavo con la tipica "virgola" all'estremità della stanghetta quando la nota è isolata, oppure, spesso, nella scrittura per voci. Altrove invece si usa raggruppare gli ottavi in insiemi di due, quattro o più note. I raggruppamenti di ottavi dipendono dal ritmo della battuta. Avendo per ora affrontato solo i ritmi di 2/4 o di 4/4, in queste battute gli ottavi vengono prevalentemente legati due a due.
Come si batte una battuta di 4/4 interamente composta da ottavi? Dividere ogni singolo quarto in un movimento della mano consistente in un battere e in un levare ci torna utile per sincronizzare con precisione gli ottavi. Ad ogni movimento, battere o levare che sia, corrisponde un ottavo. In ogni battuta di 4/4 effettuiamo otto movimenti, tanti quanti sono gli ottavi che stanno nella battuta.
La pausa che corrisponde all'ottavo si segna in questo modo
e si pronuncia con "un".
In musica anche piccoli segni possono avere un grande significato. Un punto, per esempio, può cambiare il valore di una nota
Di seguito i consueti esercizi.
ESERCIZIO 1
Questo è il primo esercizio dedicato agli ottavi. La presenza delle alterazioni è finalizzata a rendere il brano più simile a un vero spartito. Ricordo che non è necessario leggere le alterazioni durante il solfeggio.