La metà o minima
Ho già introdotto la figura del "quarto", che rappresenta l'unità di misura della durata delle note. Ho illustrato come dividere ogni "quarto" in due suddivisioni distinte: il battere e il levare.
In questa sezione introdurrò un'altra figura musicale con valore doppio rispetto al quarto: la "minima" o "metà", raffigurata dal pallino bianco con la stanghetta, che per semplicità chiamerò sempre "metà", affinché intuitivamente si ricordi che rappresenta la somma di due "quarti".
La Metà come somma di due Quarti
Il movimento della mano, come avevo già detto, è di grande importanza per riuscire ad orientarsi fra le diverse figure musicali.
La "metà" si batte in maniera un pò differente rispetto a come si batte il "quarto" (battere nel gergo musicale indica sia il movimento della mano sia quello del direttore d'orchestra). Questo perché, avendo la "metà" una lunghezza pari alla somma di due "quarti",nella metà sono contenuti due battere e due levare.
Per meglio organizzare i due "battere" e i due "levare" si batte la prima coppia "battere/levare" (corrispondente alla prima parte della nota) esattamente come la si batte nel quarto, mentre la seconda coppia "battere/levare" la si batte spostando la mano a destra per il battere, per poi riportarla in centro per il levare. (fig. 16
Va tenuto presente che l'immagine è speculare: il movimento nelle figure appare diretto verso sinistra, ma si batte il tempo muovendo la mano verso destra.
Il modo di battere la metà appare visivamente come una "L" rovesciata. Il movimento può essere diviso in due momenti distinti, uno verso il basso corrispondente al primo quarto della metà, e uno verso destra corrispondente al secondo quarto della metà.
Questa suddivisione in due momenti consente di percepire meglio la struttura della "metà" in rapporto al quarto (somma di due quarti), e permette di ritrovare nella metà quell'equilibrio "magnetico" o metrico che ho accennato precedentemente e che a poco a poco chiarirò sempre meglio.
Come già detto mi rendo conto che per i neofiti il concetto di "magnetismo musicale" può apparire complicato, tuttavia è bene cominciare ad assimilare poco alla volta questo principio che governa gli equilibri musicali.
Ogni figura, dalla più piccola alla più grande, è retta da un equilibrio che allo stadio elementare è costituito da un battere e un levare. Questo stesso equilibrio lo si ritroverà poi negli insiemi di note chiamati "battute" negli insiemi di più battute, fino ai brani interi. Niente paura se non conoscete le battute (come è normale che sia): le spiegherò più avanti.
Un singolo quarto come anche un brano musicale (una canzone o una sinfonia), può essere organizzato in strutture di "levare" e "battere". Questa suddivisione sta alla base dell'organizzazione metrica e formale della musica.
Cosa cambia per voi che iniziate a leggere la musica? Cambia il senso dato al solfeggiare: non un esercizio puramente teorico ma un modo per apprendere la lettura della musica senza dimenticare che di "musica" si tratta. Nel frattempo, dopo aver imparato la prima serie di note, passiamo ad un'altra piccola serie. Peró prima un piccolo esercizio!
Lo scopo di questo esercizio consiste nell'apprendere l'abilità di battere la figura di quarto e di metà in sequenza. Il quarto si batte con il movimento giù-su, mentre la metà la si batte con il movimento giù-su/destra-centro. Eseguite l'esercizio lentamente!