La Musica Celtica racchiude un panorama musicale enorme e solo in parte conosciuto. Non é una tradizione musicale e nemmeno un genere. Se proprio volessimo delimitarne i confini potremmo dire che la Musica Celtica comprende tutto ciò che Galli, Traci, Traci-Romani, Gotici e poi più avanti Irlandesi Scozzesi e persino Spagnoli e Portoghesi, produssero sin dal periodo precristiano. E' chiaro che definire chiaramente quale sia la Musica Celtica é un po' come definire dove inizia e finisce il mare.
Origini della Musica Celtica
Proviamo ad afferrare l'argomento in un altro modo. La Musica Celtica é la produzione musicale dei musicisti che si definivano "Celti". Oggi i Celti si riconoscono in un gruppo di etnie che si estendono dal nord della Gran Bretagna, attraverso l'intera Irlanda fino ad arrivare alla Francia Bretone. In passato l'area era molto più vasta e infiltrata in molte aree europee. Dal punto di vista musicale la tradizione Celtica arriva ad influire anche gli stili etnici statunitensi e canadesi e risulta influenzata persino dalla musica araba.
Preferisco non addentrarmi nella storia antica della Musica Celtica. La musica antica, di qualunque tipo, é ricostruita attraverso testimonianze scritte o dipinte ma pochissimo ci é arrivato come diretta documentazione musicale. Niente registrazioni e niente spartiti. Solo descrizioni, per cui portiamo avanti la macchina del tempo fino a quando le descrizioni non corrispondano ad esempi musicali ascoltabili o almeno leggibili.
Come suona la Musica Celtica
La Musica Celtica é di sicuro una Musica Popolare, ovvero nata, cresciuta e trasmessa oralmente o attraverso strumenti che si sono via via identificati come autentici strumenti celtici: l'arpa celtica, prima fra tutti, la cornamusa (per chi vuole provare si inizia con il Chanter), il Bodhran (strumento a percussione), il Dulcimer, flauti irlandesi, Ghironda, Fiddle(violino) e l'organetto. Naturalmente, lungo i secoli della sua evoluzione, alla Musica Celtica hanno contribuito anche moltissimi altri strumenti, fino agli strumenti elettronici moderni.
Se é complesso definire i contorni storici e geografici della Musica Celtica, é forse più semplice carpirne la struttura. Il Ritmo e la Melodia sono gli elementi più caratteristici di questa musica. Ritmo e melodia non vanno molto d'accordo con armonie e contrappunti per cui entriamo subito nell'ordine di idee di affrontare una musica popolare, da ricordare, da danzare e, sopratutto, da suonare con uno spirito libero e improvvisato.
Le "variazioni" stanno alla base della Musica Celtica, cioè prendere un tema e variarlo in moltissimi modi, melodici e ritmici, fino a far roteare musicisti, strumenti, ascoltatori e ballerini in vortici di note. L'unico limite é quello del tempo: pochi brani durano più di 2 minuti, quasi per costringere a bruciare la fantasia sul tema nel tempo più breve possibile. Il bello perciò stava nell'abilità di unire più brani, come fa oggi il disk jockey in discoteca. Il "set" era appunto un insieme di brani messi in file e che funzionavano bene.
Da qui si consolidarono vere e proprie forme musicali: il Jig, il Reel, l'Hornpipe, l'Air, la Polka e diverse altre ancora. Se volessimo condurre uno studio approfondito di questa musica avremmo comunque a che fare con una certa riluttanza a mettere regole e confini. E' una musica libera, forse ancora più free del jazz americano. E' una musica individualistica dove ognuno cerca di metterci del proprio per girare suoni, ritmi e colori musicali nel modo più vorticoso possibile.
E' una musica da suonare, ascoltare, danzare e vivere in modo del tutto popolare. Per questo ha avuto una grandissima diffusione anche negli ultimi decenni. Ne é stato influenzato il Country americano, il folklore nordico moderno e la musica elettronica.
Sfogliamo un po' il libro dei nomi della Musica Celtica e vediamo chi troviamo per primo: innanzi tutti troviamo Turlough O'Carolan che fu un compositore e arpista irlandese nato nel 1670 e morto nel 1738. Per inquadrare storicamente questo musicista potrebbe essere utile sapere che visse quasi parallelamente a Johann Sebastian Bach e a George Friedrich Händel, i due musicisti più rappresentativi della musica modale, armonica e contrappuntistica barocca. Häendel stava a Londra mentre O'Carolan stava in Irlanda: l'intera Irlanda perchè O'Carolan, benchè cieco dall'età di 18 anni, percorse a cavallo e con l'arpa in spalla l'intera isola, componendo e suonando per la nobiltà in cortili e sale di ogni genere. 50 anni di attività incessante che lo condussero ad essere famoso sia come musicista che come poeta.
Fu sicuramente un esponente chiave della musica celtica ma della sua musica ci é arrivato pochissimo: una sola raccolta di melodie (circa 220) che comunque ben rappresentano la sua opera. Silvia Woods ha raccolto e arrangiato per arpa una parte di questo repertorio. Altri musicisti moderni hanno arrangiato i brani di O'Carolan per Flauto Dolce, per Chitarra e per Fiddle (Violino). Infine ci sono anche alcune raccolte in cd di composizioni di O'Carolan.
Ora facciamo un deciso salto in avanti e atterriamo nei nostri tempi. Troviamo Alan Stivel, un altro arpista che ha voluto legare tutta la sua produzione alla Musica Celtica ma connotandola in modo più specifico: Musica Celtica Fusion. Moderno musicista bretone decide di dare il suo contributo alla ricerca sulla musica Celtica studiando la lingua bretone, la storia, l'arte e la mitologia dei Celti antichi e moderni. Nel 1971 pubblica un cd dal titolo Renaissance de la harpe celtique con l'intenzione di riportare l'arpa senza pedali nella sua connotazione di arpa tradizionale celtica. Da qui in poi la discografia di Stivel si amplia e si espande diventando un po' meno celtica e un po' più fusion.
Navigando in rete ci sono altre risorse anche se la maggior parte di esse corrisponde a pagine che non esistono più. Tuttavia la musica celtica ha ancora molti tesori da mostrare, come del resto tutta la musica che appartiene alla storia musicale.