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Una gita a Busseto

UNA GITA A BUSSETO


Per un patito melomane andare a vedere dove un semplice figlio di bottegai diventò Giuseppe Verdi è nell'ordine delle cose; per un neofita la visita deve valere il viaggio.

Busseto vale il viaggio? Diciamo di si!



Busseto, la frazione di Roncole, la località di Villa S. Agata e l'ansa del Po tra Polesine e Zibello, sono, oggi come allora, un po' monotoni in tutte le stagioni. Le vie di Busseto con i tipici portici lombardi sembrano disegnati apposta per i pettegolezzi di paese.

A Roncole si contavano e si contano qualche centinaio di anime e a Busseto poche migliaia.

Fino all'età di vent'anni questo era tutto il mondo del giovane Verdi. A ricordare l'animata vita musicale dei tempi di Verdi, le rivalità sui cantanti e sulle opere, le riunioni della Filarmonica e i contenziosi per i posti d'organista alle Parrocchiali, a Busseto è rimasto solo il piccolo ma interessante museo di casa Barezzi.

Il "Teatro Verdi", ricostruito per celebrare tardivamente il maestro e contro il volere di Verdi stesso, cancellò per sempre il teatrino originale dove il giovane musicista sognò, con la bacchetta in mano, il suo futuro di compositore.



Verdi, dopo i vent'anni, si fece milanese e a tratti parigino; tuttavia comprò tenute e case a Busseto ed eresse il suo "castello invalicabile" a S. Agata, appena fuori Busseto. Questo perché Verdi, a suo modo, amò quelle terre, i suoi profumi, i suoi prodotti, che lui stesso dispensava con orgoglio agli ospiti a Villa Sant'Agata.



Visitare Busseto serve per intendere da dove provenga il carattere schivo, pratico e calcolatore che Verdi non cercò mai di dissimulare. Un carattere difficile da capire attraverso le biografie, spesso agiografiche, ma che diventa apprezzabile passeggiando sotto i portici del Borgo, dove si può gustare il miglior culatello d'Italia, proprio come avrebbe consigliato Verdi stesso.



Scoprirete, fra l'altro, che il culatello di Zibello, a due passi da Busseto, lo produce il nipote di quel tal mezzadro Carlo Spigaroli, che, licenziato dal maestro in persona per il furto di una lepre, ha trovato fortuna sulle rive del Po. Fatevelo raccontare alla locanda del Cavallino Bianco.



Un bicchiere di vino lo troverete sotto i portici di Busseto in via Roma, alla Salsamenteria Baratta, il cui proprietario deve, per dover d'affari, condire i suoi manicaretti con arie del Nabucco che si irradiano da moderni altoparlanti.



Dopo questa gita, rinfrancati per l'ottima cucina sarà chiaro perchè Verdi, bussetano, passerà i penultimi decenni nascosto nella tranquilla campagna, e sceglierà la sua dimora estrema a Milano, all'Hotel et de Milan, ad un tiro di schioppo dal regno del culatello.


Busseto - Piazza Verdi




Monumento a Verdi in Piazza Verdi




Roncole di Busseto
Interno della casa natale




Busseto - Via Roma
Il salone di Casa Barezzi




Il culatello di Zibello




Al Cavallino Bianco




Gita sul Po




Busseto
Salsamenteria Baratta
Gremus

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