Colore e luce in arredamento: trucchi e consigli

Inviato da Fabe il Sab, 05/28/2016 - 15:52

Al termine di questa serie di articoli dedicata ai colori e alla luce in arredamento credo possano essere utili un po' di trucchi e consigli ricavati dall'esperienza diretta di arredatori e architetti.

In arredamento l'importanza della scelta di colore e luce è legata alla quantità di tempo che si trascorre nell'ambiente in esame. Se pensiamo a come colorare uno sgabuzzino, in fin dei conti, potremmo anche decidere di ignorare qualsiasi regola e fare il medesimo uso dei colori che farebbe un bimbo con una scatola di tempere. Ma se l'ambiente sul quale ci concentriamo è uno studio, o una cucina abitabile od un soggiorno, allora è bene non sottovalutare l'importanza di una scelta attenta.

Colore e luce sono complementari e non bisogna mai dimenticare di considerare i due fattori insieme. Un ambiente totalmente bianco può essere abbagliante se ci sono molte finestre fortemente luminose, ma può invece rivelarsi adatto ad un ambiente con poca luce naturale.
All'inverso, una illuminazione strutturata con normali lampadine al tungsteno in paralumi rossi può essere adatta a pareti di colore poco saturo e dell'area dei rosa-rossi-gialli-arancioni, mentre può risultare meno adatta a valorizzare un bel mobile azzurro-cielo nella stanza dei bambini.

Siccome cambiare lampadina o paralume in un arredamento è più economico che ridipingere le pareti, la scelta più importante è quella che riguarda la tinteggiatura degli ambienti.

Ecco allora una manciata di consigli e suggerimenti che in arredamento possono aiutare a compiere le scelte migliori.

I colori molto chiari simulano maggiore luminosità e maggior ampiezza degli ambienti.

Le pareti chiare danno la sensazione di respingersi, mentre quelle scure di attirarsi.

Se si desidera simulare una proporzione diversa degli ambienti (far sembrare un locale quadrato più simile ad un rettangolo) si possono colorare le pareti a coppie: le due contrapposte di un stesso colore e le altre due di un'altra tinta. La coppia di pareti più chiare sembrerà più lunga delle altre due.

In un arredamento il soffitto dovrebbe essere sempre chiaro

Più chiaro o uguale alla parete più chiara del locale. Un soffitto scuro tenderà a simulare un soffitto più basso. Per la stessa ragione se si dispone di un locale molto alto, può essere invece utile pensare ad una tinta un po' più scura per il soffitto.

Le pareti che contengono finestre dovrebbero essere chiare

Questo per evitare che l'occhio percepisca come troppo forte il contrasto fra la luminosità della finestra e la parete che la contiene. Stesso discorso vale per gli stipiti, anche se a me personalmente piacciono molto gli stipiti in legno massiccio scuro tipici delle baite di montagna. Ancora una volta la teoria può essere limitata dal gusto personale.

Anche le pareti di fronte le finestre dovrebbero essere chiare affinché la maggior parte di luce naturale sia riflessa e diffusa nella stanza. Ricordare che privilegiare la luce naturale è la scelta migliore sia dal punto di vista fisiologico (l'occhio la recepisce come la più naturale) sia da un punto di vista economico.

Talvolta si dimentica di valutare il contrasto che può venirsi a creare tra un locale e l'altro. Uscire da un ambiente piccolo e chiaro, un cucinino ben illuminato ad esempio, per entrare in un altro locale più scuro (la sala da pranzo) può rendere il secondo ben più tenebroso di ciò che è in realtà. All'inverso un corridoio appena più scuro dei locali attorno, renderà tutti questi localii più luminosi e apparentemente più spaziosi.

I soffitti troppo colorati tendono a modificare molto più delle pareti l'illuminazione generale dell'ambiente.

Soffitti molto scuri a lungo andare possono dare una sensazione di "peso" a chi vi sta sotto.

Le pareti dovrebbero essere generalmente opache

Pareti lucide tendono a creare fastidiosi effetti specchio, inducendo abbagliamenti e disorientamento.

Sebbene per comodità la stragrande maggioranza delle pareti sia "monocroma", l'applicazione di rifili, motivi o texture può risultare preferibile per una migliore percezione degli spazi e delle dimensioni. Ovviamente mi sto riferendo a piccoli motivi e non a dipinti elaborati. Gli architetti arredatori usano ad esempio, nella predisposizione dei rivestimenti a tinta unita, inserire serialmente alcune piastrelle di colore complementare in posizioni ricorrenti al fine di creare elementi di prospettiva utili a percepire più naturalmente gli spazi.

I pavimenti dovrebbero dare sicurezza a chi li calpesta.

Per questo sono da evitare motivi troppo elaborati o, addirittura, con motivi prospettici. Tendenzialmente non dovrebbero essere troppo saturi e richiamare il più possibile le colorazioni del terreno in natura. In America, ad esempio, sono vietati i pavimenti azzurri negli uffici pubblici. Le ceramiche azzurre in bagno potrebbero anche starci, ma in cucina o altrove possono talvolta indurre sensazioni di insicurezza e mancanza di equilibrio. Il finto legno, che va di moda ora, é molto bello e confortevole, purché sia di qualità.

In arredamento attenzione ai tendaggi 

Il loro potere di modificare la qualità cromatica della luce è spesso sottovalutato.

Più gli ambienti sono freddi è più si troverà conforto in una serie di scelte di arredamenti che privilegino i colori e le illuminazioni calde. Il contrario per gli ambienti caldi. A questo proposito ricordo che il bianco è da ritenere un colore neutro ma con un grande potere di riemissione dell'energia luminosa (e solare). Ecco perché nelle zone mediterranee molto assolate gli edifici sono preferibilmente bianchi, e perciò generalmente più "freschi".

Infine, dopo aver tinteggiato le pareti ed aver illuminato opportunamente gli ambienti viene il momento di scegliere gli arredi migliori. Anche i mobili dell'arredamento possiedono un colore che dipende dal materiale con il quale sono costruiti.
Il materiale principe è il legno.